Il Covid non ferma le manifestazioni che sfruttano i cavalli

“ANNULLATO IL PALIO DI SIENA MA NON LA GIOSTRA DELL’ANELLO DI SERVIGLIANO E LA QUINTANA DI FOLIGNO. OIPA: «NEANCHE L’EMERGENZA COVID FERMA LE MANIFESTAZIONI CHE SFRUTTANO I CAVALLI”

Comparotto: «Palii, Giostre e carrozze andrebbero abolite. Questi tornei sono competizioni anacronistiche spesso fatali per gli animali»

Ieri il Palio di Siena non si è svolto. Invece si è tenuta la Giostra dell’Anello a Servigliano (Fermo), il cosiddetto Palio di Castel Clementino, primo torneo cavallaresco autorizzato in Italia dopo il lockdown. Due pesi e due misure, proprio quando gli assembramenti estivi stanno facendo risalire la curva del contagio da Covid-19. E, a meno di ripensamenti, il 13 settembre si terrà anche la Quintana di Foligno, le cui prove ufficiali sono previste per il 30 agosto.

La decisione dell’annullamento dei due Palii di Siena del 2020 a causa dell’emergenza sanitaria non può che fare piacere ai difensori dei diritti degli animali, commenta l’Oipa Italia, da sempre in prima linea anche per la tutela dei cavalli, non ultimo il povero cavallo morto giorni fa trainando una carrozza nella Reggia di Caserta. L’associazione, a proposito di quest’ultimo episodio, presenterà denuncia per maltrattamento aggravato dall’evento morte e si costituirà parte civile in caso di processo penale.

«Palii e Giostre sono manifestazioni pericolose, che mettono a repentaglio la vita dei cavalli. Ricordiamo da ultimo Raol, il cavallo abbattuto nel 2018 dopo essersi rotto una zampa durante il Palio di Siena», dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Questi tornei sono competizioni anacronistiche spesso fatali per gli animali. Per questo motivo, da sempre, ne auspichiamo l’abolizione. La tradizione non vale la vita di un essere vivente».

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